giovedì 15 aprile 2010

Un cerchio per Hiroshima

L'estate scorsa ho partecipato a una bella iniziativa organizzata da Nipponica.


Con questo cerchio che ho inviato via mail all'associazione, gli artisti Mimasu Masanori e Kobayashi Hisao hanno realizzato le lanterne che sono state fatte galleggiare, durante la cerimonia buddista del tōrō nagashi del 6 agosto, nelle acque del fiume di Hiroshima, per commemorare le vittime dell'olocausto nucleare. Le lanterne illuminate indicano agli spiriti la via per tornare nell'aldilà.

E' stata una grande emozione vedere le foto della lanterna con il mio disegno messa a galleggiare di fronte a quello che oggi è conosciuto come il Gembaku Domu, l'Atomic Bomb Dome.




Perché un cerchio?

En, il cerchio, la circolarità del pianeta in cui viviamo.

In ogni momento possiamo scegliere se vivere dentro o fuori questo cerchio, se appartenere o no a en.

Un altro vocabolo giapponese indica il cerchio: wa.
Wa può indicare anche, a seconda dell'ideogramma con cui è scritto, legame, pace, relazione, armonia, concordia, amicizia.
Wa, infine, è il nome antico che i giapponesi usavano per indicare il proprio paese.
(dal sito di Nipponica)




Alle medie un'amica mi prestò "Il Grande Sole di Hiroshima", una lettura che mi avrebbe segnato per sempre.



Domenica parto finalmente per il Giappone, e ovviamente Hiroshima è una delle mie destinazioni.

Un cerchio si chiude, un nuovo cerchio si apre.

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