La giornata inizia nel migliore dei modi, faccio la prima colazione in stile giapponese.
Tè verde, riso, pesce arrostito, quella cosa rosa credo che siano uova di qualche cosa, e spicchi d'aglio marinati con gli umeboshi. Sugoi!
Kayoko dice che sono la prima straniera che ha in casa che gli mangia il pesce a colazione.
In linea generale, per colazione si mangia quello che c'è, come gli avanzi della sera prima, ma anche pane e formaggio e via dicendo, ma di solito non cose dolci.
Come posso non trovarmi bene in un paese dove ti capita di mangiare la zuppa di miso con le cipolle di prima mattina!
E' una giornata splendida. Il mio piano è di fare una passeggiata fino a Shimokitazawa, che è un quartiere qui vicino che sono curiosa di vedere, e ci posso arrivare a piedi.
Subito fuori di casa.
E' domenica, ma alla scuola elementare i bambini giocano a baseball.
Continuo a fare strani incontri...
La vetrina di un ristorante, con le riproduzioni in cera dei cibi, per vedere prima che aspetto ha quello che ordini.
Sono nel quartiere di Ikenoue, mi piace molto questa zona.
Ah, l'elefantino della sicurezza! Voi non vi sentireste protetti da questo elefantino?
Passi per una strada come questa, giri l'angolo...
...e così dal niente spunta questo, nascosto in un vicolo, come una delle nostre marginette.
Poco più lontano c'è questo torii, seminascosto tra le case.
Questa è un'altra delle sorprese della passeggiata, non c'è nessuno a cui chiedere cos'è.
Questo è un punto di raccolta della spazzatura, non ci sono cassonetti in Giappone, si portano fuori i sacchetti nei giorni giusti, rigorosamente la mattina tra le 8 e le 9.
Continuo a incontrare delle cose belle, in maniera del tutto casuale...
Quando arrivo a Shimokitazawa, beh, quel quartiere non mi piace. Così prendo il treno e scendo alla Todai, dove gli studenti stanno giocando a tennis e a lacrosse.
Tutto intorno ai campi sportivi ci sono questi alberi di ciliegio ancora in fiore. Kayoko mi ha spiegato che questi veramente non sono i ciliegi che piacciono ai giapponesi. Quelli dell'Hanami sono i Somei Yoshino, bianchi e con solo 5 petali.
Beh, capisco ma a me neanche questi sembrano poi così male...
Lì vicino c'è il Mingeikan, un museo che vale la pena di vedere anche solo per l'edificio stesso.
Per entrare ci si toglie le scarpe, perché tutti i pavimenti sono in legno. Si può stare in calzini o prendere un paio di ciabatte a disposizione dei visitatori. C'è una mostra di arte Coreana, molto bella.
L'ultima foto del giorno è ad un altro tombino e alle mie scarpe, c'è ancora molto da camminare in questa città...
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1 commento:
Ma che belli questi tombini!!!
Potresti usarli come soggetto per un bel libro illustrato... pensaci... E' un'idea!
Fotografane più che puoi!
Ma lì che ore sono adesso? qui le 17.35!
E il baseball... "prendi il mondo e vaaaaaiiiiii!!!"
Bacio stella
Ila
tu cammina e scrivi, che io ti seguo!
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