Anche oggi è una giornata tranquilla, la mattina sto in casa a studiare, nel pomeriggio anche se piove sento il bisogno di uscire (e poi scusate, se non esco quando piove che l'ho portato a fare il trench viola?).
Prendo il treno fino a Shinjuku e passo due o tre ore alla Kunikunoya, una libreria di 6 piani.
Cerco qualche libro per lo studio, in particolare qualche volume di questa collana, che avevo preso anche alla piccola fiera del libro a Ueno.
Non sono libri per studenti stranieri, ma per gli studenti delle elementari giapponesi (che durano 6 anni), sono economici, piccoli, divertenti, e ci sto imparando tantissimo. Il personaggio, Chibi Maruko-chan, un manga poi diventato serie televisiva, è popolarissimo in Giappone in tutte le fasce d'età, uno di quei programmi che mettono d'accordo tutti.
Scelti questi semplicemente sto un po' a curiosare, è un bel modo di passare un pomeriggio piovoso, ci sono parecchie cose interessanti in giro, scopro qualche altra rivista per illustratori, prendo un po' di informazioni (la lettura in piedi nelle libreria è pratica normalissima e accettata), giro un po' tutti i piani per vedere cosa c'è (il piano terra è tutto dedicato ai manga), decido di non comprare altro e alla fine esco un po' stordita...
Al ritorno provo per la prima volta cosa vuol dire prendere il treno nell'ora di punta, quella del rientro a casa. Ma si tratta di una sola fermata e per fortuna la porta si apre dal lato dove mi sono messa (o più precisamente, dove sono stata pressata...).
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