martedì 11 maggio 2010

5月7日 ・ Aoyama, Akasaka

Oggi come prima cosa siamo andate a Shibuya a cambiare un po' di euro, visto che avevo completamente finito gli Yen che mi ero portata dall'Italia. Beh, non è stata una mossa particolarmente astuta, visto il cambio disastroso, ma era necessario...

Da Shibuya abbiamo preso l'Aoyama Dori fino a Omotesando. Tutto intorno c'erano palazzi un po' così.



Qui all'inizio di Omotesando abbiamo preso la metro per Akasaka.

Per chi ha visto "Lost in traslation", Akasaka è il quartiere degli alberghi di lusso tra cui anche quello dove alloggiano i protagonisti del film (si riconoscono benissimo!).
Siamo entrate in uno di questi Hotel, il New Otani, perché incredibilmente il giardino è accessibile a tutti (io veramente avevo il terrore che ci buttassero fuori, ma Kayoko mi ha spiegato "Potremmo essere noi le prossime persone con tanti soldi ad alloggiare qui..." Ah beh, se questa è la loro speranza...). Come spesso succede nei posti di lusso però, l'ho trovato un po' troppo perfetto e quindi un po' asettico.

Anche perché il quartiere subito fuori da questi hotel invece è molto vivo e caratteristico.
Ho visto anche i ristoranti dove si può mangiare il Fugu, l'unica cosa che assolutamente NON ho la minima intenzione di assaggiare.

Questo maialino sembra un po' preoccupato per il menù...

Ci sono anche le sale di Pachinko, è mattina ma è già pieno di gente.

Da lontano si intravede un Tori tra i palazzi, e quindi vado in esplorazione.

In cima a una piccola collinetta alberata si trova l'Hie-Jinja (qui in inglese).


Le scimmie (questa foto è per Luisa e Laura) sono gli spiriti guardiani di questo tempio Shinto, proteggono l'armonia dei matrimoni e la nascita dei bambini.


Fuori dalla cinta del tempio sono conservate le botti di saké offerto dai fedeli.

Su questo lato della collina per salire al tempio c'è questa mega-scalinata con scala mobile! Senza parole.

Mi rituffo tra le stradine,e incontro il Fugu in persona.


E come al solito da un vicolo spunta qualcos'altro di interessante.


Sono arrivata al Fusodon. Il tempio è piccolo ma è evidente che è molto venerato.



A questa statua si prega per la salute dei bambini e in memoria dei bambini che non sono potuti nascere.


Esco dal Fudoson e attraverso un'altra zona urbana.



Vedo il recinto di un altro tempio dall'altro lato di una strada molto trafficata.
Entro da un ingresso secondario, e mi ritrovo in un labirinto di volpi.




C'è anche un matrimonio.


Kayoko mi ha spiegato perché a volte si trovano anche le statue delle rane nei templi. La rana in giapponese è Kaeru, ma Kaeru vuol dire anche "ritornare". Quindi si prega per il ritorno di qualcuno o qualcosa.




Sono arrivata al Toyokawa Inari.

Esco dall'ingresso principale, sta cominciando a piovere, e quindi mi avvio verso la metro per tornare a casa.
Per oggi ho comunque visto abbastanza...

E poi ho scoperto che è il compleanno di Kayoko, e voglio farle il mio dolce di cioccolata. Rientrata a Uehara, mi metto alla ricerca degli ingredienti. Se burro e uova sono facili da trovare (anche se qui le uova sono bianchissime!!! Mi è venuto il dubbio che non fossero di gallina, e alla fine ho preso quelle del colore a cui siamo abituati, ma quelle lì "rosa" sono molto più care...), per la cioccolata fondente è stato più problematico, ho rivoltato il quartiere. E questo benché sia facilissimo trovare dolci di ogni sorta, cioccolatini, cioccolata alla fragola e al té verde o allo yogurt di mela e cose così. Alla fine devo prendere 7 tavolette da 60 grammi (sottilissime!) per riuscire a ottenere la dose che mi serve. Sembra che non sia normale fare dolci di cioccolata, e quindi niente blocchi come quelli che abbiamo da noi. In più qui è tutto più piccolo, infatti anche le teglie lo erano, e di dolci con la mia dose solita ne sono venuti due!.
Ma sono venuti bene, meno male, sono stata contenta...
_

Nessun commento:

Questo sito web utilizza Google Analytics,
un servizio di analisi web fornito da Google, Inc. ("Google")
- Termini di servizio -